Torna indietro
15 Sep
icona news.png

Riduzione Spese Riscaldamento: Come Fare?

set 15, 2014

Con l’avvicinarsi della stagione invernale, il problema delle spese di riscaldamento, sia degli spazi abitativi sia dell’acqua calda sanitaria (ACS), torna a essere un argomento di forte discussione. Casa, ufficio, edificio industriale… per tutti questa sarà la spesa che influenzerà maggiormente sui consumi quotidiani.

Come fare a ridurre i costi di riscaldamento?

Coibentare. Questa è la prima risposta che solitamente viene data a chi, in fase di ristrutturazione, vuole migliorare, a livello energetico, i propri spazi abitativi: limitare le dispersioni di calore durante i mesi freddi, ma anche evitarne un eccessivo assorbimento durante quelli estivi, è il primo passo per risparmiare ed ottenere un confort ambientale più elevato.

Le soluzioni più comuni che si trovano in commercio sono i pannelli isolanti sandwich: 2 supporti esterni, solitamente metallici (ma si possono trovare anche in vetroresina o altri materiali), racchiudono al loro interno uno strato di poliuretano con una densità che, indicativamente, varia dai 35 ai 42 kg/m3.
Le resine Poliuretaniche devono essere esenti da CFC e HCFC.

Il valore da verificare sempre è il coefficiente di conduttività termica a 10° (UNI EN 12667): se il vostro pannello indica uno 0,020-0,023W/mk vuol dire che dispone di un buon coefficiente di conduttività termica!

Altra caratteristica indispensabile è che il vostro pannello sia autoestinguente ma, ancor meglio, se ha ottenuto la classificazione di reazione al fuoco B-s2,d0.

Se il vostro progetto ha bisogno di particolari finiture architettoniche, si possono trovare prodotti ad hoc, come il Twister PK-P di Paka Pannelli, progettato per i tamponamenti delle pareti degli edifici dove il senso di posa dei pannelli, verticale, orizzontale oppure obliquo contribuisce al risultato estetico del progetto.

 

Il giunto del pannello adotta un sistema di incastro a labirinto che nasconde il fissaggio mantenendo tutte le garanzie di tenuta che i pannelli sono soliti garantire; il giunto testa-testa dei pannelli, nel caso di montaggio orizzontale oppure obliquo, può essere realizzato con dei profili estrusi in alluminio oppure con delle semplici lattonerie. Il pannello esteticamente permette al progettista di scegliere fra diverse finiture delle superfici esterna ed interna del pannello; la scelta consente all’esterno di avere profilato un disegno a doga, a punta di diamante larga (passo 100 mm) oppure stretta (passo 15 mm), ondulata con una lieve onda (passo 50 mm) oppure perfettamente liscia e piana.

Queste finiture realizzano degli effetti ombreggianti sulle superfici delle facciate che movimentano la planarità della superficie impreziosendone il pregio architettonico.

 

Una soluzione alternativa e molto richiesta è quella delle lastre rigide in poliuretano coibentante, con densità 35 kg/m3. I vantaggi sono:

  • Dimensioni ad hoc, in quanto i blocchi vengono tagliati in lastre con spessori a richiesta
  • Eccellente isolamento termico determinato dalla più bassa conduttività termica disponibile
  • Blocchi o lastre super leggere
  • Massima compatibilità con l'ambiente
  • Massima stabilità dimensionale alle alte e basse temperature
  • Lastre e blocchi in poliuretano inerti ai più comuni agenti chimici
  • Reazione al fuoco rispondenti alle più severe normative vigenti

 

Le nuove soluzioni per spendere meno di riscaldamento

Oltre a limitare gli sprechi e disperdere inutilmente il calore, ci sono diverse soluzioni, anche integrabili tra loro, per poter spendere meno. Hanno tutte un’ispirazione green e sono volte ad aumentare la propria autonomia da forniture quali gas e metano: una tranquillità in più soprattutto nel periodo invernale!

 

La pompa di calore
La pompa di calore assorbe il calore presente nell’aria dell’ambiente esterno (fino a -20°C) per cederlo all’acqua dell’impianto di riscaldamento: qualora la richiesta di calore dell’impianto fosse superiore alla capacità fisica della pompa di calore, la logica di regolazione dell’unità interna attiva e gestisce l’integrazione al riscaldamento.

La pompa di calore utilizza quindi l’aria esterna come fonte di calore principale: il suo principio di funzionamento consiste nell’utilizzare un ciclo frigorifero per trasferire calore da un fluido più freddo, l’aria esterna, ad un fluido più caldo, l’acqua dell’impianto di riscaldamento.

In commercio possiamo anche trovare pompe di calore reversibili, che consentono “l’ inversione” del ciclo frigorifero nella stagione estiva per raffrescare l’ambiente. In estate, quindi, la pompa di calore può funzionare in modo continuativo a ciclo invertito, per il raffrescamento ambiente.

 

Tipologie di pompe di calore
Le pompe di calore possono essere destinate al solo riscaldamento ambiente, all’acqua calda sanitaria (ACS) o ad entrambi.
Le PdC elettriche utilizzano due tipi di fluidi: aria e acqua. In base alla sorgente che viene utilizzata, si classificano così:

  • Pompa di calore aria-aria
  • Pompa di calore aria-acqua
  • Pompa di calore acqua-aria
  • Pompa di calore acqua-acqua

 

Utilizzando come sorgente termica l’aria, possiamo assicurarci un approvvigionamento illimitato e in grandi quantità, in modo gratuito e accessibile da tutti. Le termopompe aria-acqua si possono quindi utilizzare come impianti bivalenti, in combinazione con caldaie a gasolio, gas o legna, ma anche come sistemi di riscaldamento monovalenti.

 

Svantaggi:

  • Valori di potenza e rendimento variabili in funzione della temperatura esterna
  • Solo le PdC Standard  hanno prestazioni decrescenti con basse temperature esterne

 

Vantaggi:

  • L’aria è gratuita e sempre reperibile
  • Costi di installazione contenuti
  • Nessuna richiesta di autorizzazione (pozzi e scarico acque)
  • Temperature medie italiane che consentono efficienze elevate

 

Se invece si abita in una zona idonea, possiamo optare per l’utilizzo dell’acqua di falda come sorgente termica: la sua temperatura più o meno costante durante tutto il periodo dell’anno la rende il vettore ideale per il riscaldamento con termopompa. Anche altre acque meno “nobili” sono idonee, come quelle di ruscelli, fiumi, laghi e acque di scarico.

 

Come scegliere la pompa di calore più idonea
Ai fini del rendimento dell’impianto, è fondamentale scegliere la sorgente termica più adatta, tramite la misurazione della temperatura della sorgente esterna: l’Italia è geograficamente posizionata in una zona climatica indicata per l’utilizzo dei sistemi a pompa di calore aria-acqua.

L’adozione di una pompa di calore ad aria permette di produrre gratuitamente il 75% del calore utilizzato nelle abitazioni, in quanto il fluido vettore principale, l’aria, è liberamente disponibile nell’ambiente.

Scegliere una PdC svincola sia dalle variazioni di prezzo dei combustibili tradizionali, ma anche dai rischi di approvvigionamento delle risorse importate. Inoltre non è necessario installare una canna fumaria, quindi si è esonerati dalle manutenzioni periodiche delle stesse, apportando un ulteriore risparmio di denaro.

Optare per una pompa di calore abbatte notevolmente anche la produzione di CO2, riducendola ad ¼ rispetto ai sistemi tradizionali.

 

Pompa di Calore e Impianto fotovoltaico
Per chi ha già un impianto fotovoltaico, o sta pensando di installarlo, la PdC è una soluzione da prendere seriamente in considerazione. In questo modo si abbatterebbero anche i costi di avvio della pompa di calore, perché l’energia sarebbe autoprodotta dall’impianto stesso.
Per ottimizzare i consumi della PdC in funzione della producibilità del fotovoltaico, è possibile collegare  una centralina di interfaccia che permette di forzare l’accensione della PdC al superamento di una soglia specifica di energia prodotta dall’impianto, così da aumentare il rendimento e diminuire i consumi!

 

Impianto solare termico
L’impianto solare termico è un sistema che consente il riscaldamento dell’acqua per uso

domestico o industriale.

E’ una soluzione concepita specificatamente per risparmiare sulle spese energetiche senza sostenere grandi investimenti, infatti i prodotti di alta qualità e di lunga durata non devono essere necessariamente costosi.

Con un impianto Solare Termico l’acqua sanitaria si può riscaldare in modo gratuito ed ecologico: un vantaggio importante per migliorare le abitudini quotidiane. Grazie all’utilizzo della tecnologia solare termica potrete sfruttare con la massima efficienza l’energia gratuita del sole, coprendo fino al 70% del vostro fabbisogno annuale di acqua calda (ACS) e fino al 40% del vostro fabbisogno per il riscalda­mento ambiente.


Qui di seguito i principali sistemi di circolazione.

 

Sistemi a Circolazione Naturale
I sistemi a circolazione naturale offrono un’alternativa interessante per sfruttare l’energia gratuita del sole. Funzionando sulla base di un semplice principio fisico, non richiedono azionamenti meccanici (circolatori) né sistemi di controllo (centraline di regolazione), ma naturalmente, in presenza di sole, forniscono acqua calda sanitaria.

Possono essere installati su tetti piani o su falda e collegati ad un generatore di calore (scaldabagno / caldaia combinata).

 

Sistemi a Circolazione Forzata
I sistemi a circolazione forzata catturano l’energia solare attraverso dei collettori solari ad assorbimento, ad alta efficienza sia di tipo piano che sottovuoto.

La stazione solare permette il trasferimento di energia dal collettore al bollitore d’acqua, mentre la centralina elettronica di controllo gestisce l’intero sistema.

Su richiesta possono essere forniti i bollitori per l’integrazione con pompe di calore.

 

Sistemi completi per Riscaldamento d’Ambiente e ACS
I sistemi a circolazione forzata per la produzione di ACS e integrazione riscaldamento, sono progettati per una produzione idonea durante i mesi invernali, senza inutili sovradimensionamenti durante quelli estivi. Catturano l’energia solare attraverso dei collettori solari piani e/o sottovuoto.

La stazione solare permette il trasferimento di energia e contiene tutti gli organi di controllo e di sicurezza necessari per il corretto funzionamento. Il sistema è controllato da una centralina che può essere dotata della funzione “vacanza”, con raffreddamento del bollitore, controllo differenziale della temperatura e sistema di speed control per ottimizzare il consumo del circolatore.

L’energia catturata viene ceduta all’acqua contenuta nel serbatoio (idoneo sia all’uso sanitario che all’integrazione del riscaldamento ambiente) grazie al serpentino solare che si trova all’interno del bollitore, posto nella zona più fredda, ovvero quella più bassa.

Questi sistemi possono essere integrati con qualunque generatore di calore. Sono idonei anche per pompa di calore.

 

Biomassa
Per chi ama il calore più tradizionale del fuoco, potrà optare per la soluzione con stufe e caldaie a biomassa, e con non poche sorprese! I nuovi sistemi permettono un utilizzo controllato, sicuro e rispettoso dell’ambiente!

La biomassa infatti è materiale organico prodotto attraverso un processo biologico, utilizzabile come fonte di energia. Le emissioni di CO2, generate durante la sua combustione, vengono controllate da un circuito di compensazione, così da limitarne l’emissione nell’atmosfera. Se consideriamo che durante la fotosintesi avviene un processo di trasformazione della CO2 atmosferica in carbonio (contenuto nella nostra biomassa), possiamo affermare che le emissioni nette di CO2 sono pari a 0, in quanto viene semplicemente riemesso nell’ambiente quanto era stata tolto precedentemente!

 

I combustibili che possiamo utilizzare sono di diverse tipologie:

  • Solidi
  • Pellet
  • Triti

 

Nei triti, che forse sono i meno conosciuti, possiamo avere nocciolino di oliva, gusci di frutta secca.

Hanno una potenza calorica leggermente più bassa rispetto al pellets, ma possono portare a diversi vantaggi:

  • non si è legati ad un solo tipo di materiale
  • c’è una maggior reperibilità sul mercato
  • si può scegliere quello al momento più economico
  • lo si può produrre in casa, se si dispone di un apposito trituratore

 

La stufe a biomassa
In casa può essere installata una stufa a biomassa , dal design raffinato e tecnologicamente avanzata. Se la necessità è quella di scaldare più ambienti, si può optare per la versione canalizzata, dotata di doppia uscita posteriore. In alcuni modelli è presente il sistema AllFireControl, un sistema di pulizia brevettato che, attraverso un movimento rotatorio, frantuma e rimuove le ceneri dal bruciatore. Questo permette un’ossigenazione costante della camera di combustione, evitando lo spegnimento della stufa.

Oltre alle stufe ad aria, in commercio si trovano quelle ad acqua; collegate all’impianto di riscaldamento, trasferiscono il calore all’acqua che, ottenendone così un elevato rendimento.

 

Le caldaie a Biomassa
Le caldaie a biomassa , hanno dimensioni compatte e un design pulito ed essenziale; il corpo caldaia, costruito a fascio tubiero, assicura elevate capacità di scambio termico, riducendo la formazione di condensa.
La struttura può essere associata ad un serbatoio per l’accumulo di acqua calda, così da non sprecare il calore generato!

 

Le opportunità per risparmiare sono molte! E il prossimo inverno godersi il caldo dei propri ambienti sarà solo un piacere!